Eugenia Romanelli
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Mini Bistrot: ebbene sì, anche Roma conosce l’understatement

Nel cuore del rigoroso e austero quartiere di Prati a Roma si nasconde un minuscolo locale, Mini Bistrot, divertente e unico nel suo genere: vero mix tra american bar e club vintage, tra oggetti d’epoca e cultura pop, l’atmosfera è quella del secolo scorso. Rivisitata.

Tutto è all’insegna del “Mini”, sia come taglia sia come marchio, dato che i proprietari, Marco e Johnatan, sono fan sfegatati dell’auto inglese, oltre che di moto. Un soffitto di foto e quattro pareti di scatti in bianco e nero dell’autovettura circondano gli otto tavolini rossi con panchetti o divanetti neri, su un pavimento di legno, e sembra di stare in barca. La luce soffusa è il tocco finale per un clima decisamente bohèmien, intimo fino all’eccesso, seppur chiassoso e allegro, soprattutto nel dopocena.

Familiare lo stile d’accoglienza, fatto di gentilezza non formale e di un approccio friendly dal piglio londinese: la sensazione è di stare a casa tra amici.

La cucina, inutile dirlo, è curata: a cominciare dalla trasparenza dei prodotti, esposti sul bancone. Si trova di tutto, dal panino al cous cous, dalla tagliata di carne lardellata alla bresaola di tonno, dal panino al riso alle insalate, fino all’hamburger + insalata + pomodoro + bacon croccante (versione “mini” di un panino da sfida del programma americano “Man Vs Food”). Per i dolci, il Tiramisù è da provare.

Insomma, per chi di Roma vuole scoprire anche i dettagli, oltre le maestosità, per chi si appassiona delle miniature dell’esistente, oltre che delle grandi epifanie, per chi cerca la trama dell’intero, per chi, accidenti, non si accontenta del colpo d’occhio e preferisce calarsi nel particolare, nei segreti delle visioni microscopiche, ecco, il luogo è questo.

Un locale, è una promessa, che non tradisce, dove solo i duri di cuore non troveranno un modo, dopo due ore là dentro, di fare un passo avanti dentro se stessi.

Buon divertimento!

Largo della Gancia 2

Tel. 06 3724771

 

Eugenia Romanelli

Segno zodiacale Pesci, vino preferito Ronco delle Mele, vive a Roma. Irriverente, eccentrica, informale, si ispira al maître à penser Anais Nin. Buddista Nichiren, la sua gioia è l’allenamento costante nell’arte di vivere, e la sua palestra privata sono la sua famiglia e le relazioni multiple e complesse che accendono le sue giornate. Dopo aver diretto la versione italiana della rivista internazionale Time Out, fondato e diretto il magazine Bazarweb.info coedito da Rai Eri e La Stampa, fondato e diretto il primo inserto culturale de Il Fatto Quotidiano "SmarTime", creato il canale Ansa Viaggi, attualmente scrive per Vanity Fair, è blogger per L'Espresso e Il Fatto Quotidiano, ed è autore Treccani. Tra le docenze, a Roma ha insegnato giornalismo, scrittura creativa e new media a La Sapienza, all’Accademia d'Arte Dramatica Silvio D'Amico e alla Luiss Guido carli, fondando il Master in “Nuovi giornalismi e blogging” al Centro Sperimentale di Fotografia Ansel Adams; a Firenze ha insegnato business writing alla Scuola di Scienze Aziendali di Firenze e all'Università di Firenze ha direttore del laboratorio “Advanced Communication” (progetto Nemech); per l’Ordine dei Giornalisti organizza corsi di aggiornalemnto sul tema della privacy. Come Amministratore Unico dell'agenzia di comunicazione ACT!, premiata nel 2005 dalla Regione Lazio come "Migliore impresa creativa", ha vinto il premio DONNAèWEB del Premio Web Italia patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per l'innovazione e le tecnologie per aver creato il miglior sito dell'anno, per l’ideazione del primo Cultural Brand italiano e per avere fondato la prima galleria d'arte contemporanea digitale italiana. Tra le sue pubblicazioni, saggi e romanzi con Giunti, Rizzoli, DeA, Rai Eri, etc. Nel team TGH è entrata grazie alla passione per i viaggi: anche per lei viaggiare è la forma più profonda di conoscenza della vita e la via più diretta al contatto autentico con le proprie emozioni. Creatrice del TGH Pink Shot, il suo obiettivo segreto è alzare la temperatura emotiva di tutto il progetto.

 

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